Da dove nascono le Nevrosi? Siamo tutti nevrotici? Analizziamo l’origine dei sintomi, i meccanismi di difesa e le terapie più moderne per affrontare questo malessere
“Non essere per gli altri era diventato l’unico modo di Essere per me, e questo concetto così fuori da ogni Etichetta Sociale, era fuori da ogni Confitto Interiore.” Dal mio libro ©La Fragilità può essere Distrutta.
Negli ultimi anni i sintomi classici d’ansia e fobia sono stati sostituiti dal suffisso di “disturbo” borderline, istrionico, ansioso ecc. Le persone definite “nevrotiche” sono oggi posizionate nella società come persone caratterizzate da angoscia, timore e di solito instabilità. Ma chi non lo è?
Ho spiegato le origini dello Stigma sull’Angoscia nel mio ultimo articolo (Qui -> Angoscia Positiva). Secondo psicoanalisi classica le nevrosi esprimono un conflitto intrapsichico di origine traumatica, fra desiderio inconscio e adattamento dell’Io alle convenzioni sociali.
Nel momento in cui questi pensieri risalgono alla coscienza vengono declinati attraverso meccanismi di difesa come la razionalizzazione, la repressione, la negazione (ecc) E da questi meccanismi di difesa che tendono ad allontanare questi conflitti dalla coscienza ci sarebbe il sintomo nevrotico.
L’origine delle nevrosi quindi, sarebbe da imputare all’ambiente circostante oltre che a un fattore interiore. Ad oggi però molti specialisti focalizzano l’attenzione ancora troppo sul conflitto inconscio e sugli insight interiori e poco a questi fenomeni causali sviluppati dall’esterno.
Posso perciò ipotizzare che l’Angoscia che poggia su Sentimenti di Vergogna e Colpa in relazione ai propri desideri porta a Reprimere gli stessi. Di questo concetto su quale poggiano le basi dei disagi psichici ne ho fatto il tema base del mio libro. (Ordina qui)
Ma da dove nasce l’Angoscia? Per rispondere a questa domanda ho diviso il tema in 2 livelli, Neurobiologico e Psicologico: per il primo, analizziamo il suo concetto Chimico (che è legato all’Amigdala) per il secondo il suo correlato Razionale (ovvero la Corteccia).
Quando ci troviamo di fronte a uno stimolo che interpretiamo come minaccia, siamo mossi da un sentore neurobiologico dell’amigdala, che nel rilasciare cortisolo (ormoni dello stress) viene interpretato dalla corteccia (parte cosciente) in base ai propri Schemi Adattivi.
In base a questi schemi la corteccia razionale elabora gli Impulsi della parte emozionale scegliendo fra 3 Strategie di Controllo: Riflessiva, analizza pro e contro con strategie di riuscita; Evitante, reprime le emozioni magari razionalizzandole; Distruttiva, per se e per gli altri.
L’Angoscia Positiva: l’esempio dai Greci
“Immettere la causa del dolore solo in un’entità di diagnosi astratta “al di fuori di sé” non può definire chi siamo, quando il dolore ha origine in sè e solo in sè nasce e finisce (…) così come la depress1one è un chiudersi in riflessione nella propria profondità allontanandosi dalla società, non da sé stessi.” ©La Fragilità può essere Distrutta. (Ordina qui)
I greci dividevano il Tempo in 2 modalità dell’Essere: quantitativo [kronos] e qualitativo [kairòs], dal greco καιρός sottintende “l’attimo esatto in cui qualcosa accade”, ed indica l’essere in relazione a un Tempo speso con valore, mentre kronos è l’ansia di essere.
L’Angoscia moderna altro non è che la Ribellione all’ansia del tempo speso senza ascoltare il Sè. Osservando questo concetto di Essere e Tempo in psicologia, l’Essere è il nostro Sè con Emozioni e Bisogni e il Tempo, rappresenta le Aspettative Sociali.
Come affermava Alda Merini, la “malattia mentale” è l’incomprensione da parte degli altri del nostro stato d’animo: questa linea di pensiero mi porta a pensare che le Etichette sugli Stati d’Animo e su temi Sessuali e Speciste basati sulla vergogna, siano la causa dell’Angoscia.
Come i Tabù Sessuali portano la persona attratta dal suo stesso sesso alla Repressione della sua sessualità naturale, gli Stigmi Sociali portano la persona con schemi disfunzionali a sentirsi minacciata e a reprimersi, determinando la nascita dello Stigma in sè.
Nel prossimo articolo, parleremo delle Conseguenze dell’Angoscia: come i Sintomi Nevrotici e i Disagi Alimentari.
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