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Il “diritto” di esistere o resistere?

Torre Mushtaha a Gaza City, colpita da Israele. DOCUMENTO: Yousef Al Zanoun

L’ARTICOLO 2 del Trattato dell’Unione Europea ricorda:

“L’Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze (…)

NON PER I PALESTINESI.

Mentre Gaza brucia e nemmeno l’esecuzione di bambini distoglie l’Europa dal sostegno a Israele, ho scritto a diversi studi legali nel mondo, che hanno denunciato i loro governi per complicità in crimini contro l’umanità.

L’obiettivo? Unire l’azione legale alle altre, per fare pressione politica.

A rispondermi, è stato Patrick Zahnd, Presidente di una delegazione di giuristi internazionali, che il 17 Luglio ha depositato un ricorso (ai sensi dell’Art. 265 TFUE) al Tribunale dell’Unione Europea, per grave inazione di fronte ai diritti palestinesi.

È la prima volta, nella storia del diritto europeo, che due istituzioni dell’UE, la Commissione e il Consiglio, vengono denunciate davanti al loro stesso Tribunale.

Si è parlato dell’iniziativa su quotidiani internazionali, come Le Monde e L’Humanite, oltre che su testate italiane.

Nel documento si chiede:

  • L’adozione di sanzioni contro i responsabili politici e militari.
  • La sospensione di tutti gli accordi di cooperazione con Israele.
  • Il rispetto dei trattati e del diritto umanitario internazionale

Ho condiviso i dettagli dell’azione legale ai membri della Newsletter.

A seguito della denuncia, Kaja Kallas, Alto rappresentante della politica estera UE, ha risposto con un report di sei pagine dove si legge: ” (…) vi sono indicazioni che Israele violerebbe i propri obblighi in materia di diritti umani (…)

ha poi aggiunto:

“la Commissione non vuole punire il governo israeliano (…)

MENTRE ISRAELE PUNISCE I PALESTINESI.

Non solo l’Unione Europea sta violando il diritto in sé dell’Unione Europea, ma sta negando il diritto, a Gaza, di essere bambini. È di 40 al giorno la stima di bambini uccisi dalle democrazie occidentali. (Fonte: UNICEF).

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DOCUMENTO: Abood AbuSalama

E mentre Israele “mette in dubbio” la carestia a Gaza, dichiarando che è propaganda di giornalisti e di due milioni di persone, presunte testate italiane come Libero, definiscono ‘terroristi’ liberi giornalisti di Gaza.

Israele li ammazza. La stampa li silenzia.

Sono 250 i giornalisti palestinesi che hanno scelto di morire a Gaza (Fonte: OHCHR) trascendendo il loro mestiere e facendo ciò che è giusto, raccontare all’occidente, ciò che sta facendo l’occidente.

(Puoi inviare qui una Segnalazione all’Ordine dei giornalisti).

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Le forze d’occupazione israeliane gettano missili sulle tende di sfollati

Se le nazioni mantengono la loro inazione, è anche a causa del modello che abbiamo costruito e che sosteniamo. Questo modello, che trae beneficio dal sacrificio altrui, in una nuova forma di sadismo di massa, trae beneficio e potenza anche dall’impotenza dei suoi membri. (noi che osserviamo)

Questo modello che sosteniamo, che è l’insieme della nostra società — fondata sul consumismo e lo sfruttamento delle risorse palestinesi — è sostenuto del genocidio occidentale. Per preservare questo modello circolare, è essenziale rafforzare il senso di impotenza dei membri della società.

Non è un caso, se ci è permesso di vedere tutto questo.

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DOCUMENTO: Mostafa Salah

Il messaggio implicito che vuole passare sotto gamba, attraverso le immagini del Genocidio è che non abbiamo nessun diritto d’esistere. Abbiamo il diritto di sopravvivere.

Il messaggio che vuole passare è chiaro: il diritto non deve esistere.

E allora, che razza di cittadini o almeno esseri umani pensiamo di essere, se non pretendiamo il rispetto dei nostri diritti nelle nostre istituzioni, nei nostri parlamenti? I nostri deputati sono pagati, per far rispettare quei diritti.

Il nuovo diritto, nasce quando il vecchio diritto è morto. Ed è questo il momento.


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