Quali sono le conseguenze dell’Angoscia? Il Senso di colpa nasce dal timore del giudizio della propria condizione? Da dove nasce la nostra reazione a questi giudizi e che possiamo fare in merito?
“Il centro del Trauma è anche il tuo obiettivo. Perciò il cambiamento richiede Coraggio. Vai incontro alla tua paura che è in sè il tuo cambiamento.” Dal mio libro ©La Fragilità può essere Distrutta.
Negli scorsi articoli già abbiamo discusso su tema della “gestione” dell’Angoscia e del suo concetto controverso; essendo di fatto un’emozione come le altre, talvolta si pretende però che questa sia “moderata” o “gestita”. Motivo per il quale, nasce la cosiddetta “Vergogna dell’Angoscia”.
La pretesa di gestione dell’angoscia è presente soprattutto nell’idea che la persona ritenuta “malata” sia sempre in difetto con gli altri. La causa di quest’ideologia stigmatica è da ricercare – non come si pensa negli altri – ma, in un atteggiamento negativo insito in sè stessi di vittimismo e bassa autostima.
Con questo sillogismo intendiamo quel senso d’inadeguatezza verso di sè, da cui deriva l’emozione angosciosa e di conseguente Senso di Colpa verso se stessi e gli altri. Il senso di colpa, non è insito in noi stessi ma ci viene istigato dagli altri, quando ci rendiamo vulnerabile ai loro attacchi (o giudizi ad es: “sei esagerato/a”).
L’atteggiamento vittimistico conseguente verso sè stessi, riporta perlopiù a confermare a sè stessi la visione pessima di sè, proiettando i propri stadi irrazionali sugli altri e la reiterata ostilità. I Dogmi come la psicologia e la stessa società – tutta uguale a sè stessa – non ci rappresenta, ma NON la rifiutiamo. Rifiutando noi stessi.

Esporrò in modo più approfondito i temi sul Senso di colpa in relazione all’Angoscia nel mio libro ©La Fragilità può essere Distrutta (Pre Ordina Gratis Qui). In termini analitici l’impulso che vuole andare contro a ciò che non ci piace (il giudizio degli altri, ad esempio) viene sollecitato dall’Angoscia e genera un senso “punitivo” di colpa.
Le persone definite “angosciate” sono oggi etichettate nella società soltanto a causa della loro stessa volontà di ricerca di conferme. Se perciò una persona avrà una bassa autostima, dirà agli altri “sono pessimo, non merito nessuno, tutti mi odiano” generando da sè stessi il disappunto, che vediamo – sbagliando – negli altri.
La maggior parte dei terapeuti attuali affida la causa di questi meccanismi di difesa a patologie preesistenti, pensando di risolvere la cosa quando ciò di cui ha bisogno una persona che si auto-svaluta, è semplicemente il dato empatico e comprendere attraverso qualcun altro, sè stesso.
Cosa possiamo fare in merito al Senso di Colpa? Ascoltarlo e Agire in Azione. Di certo essendo un sentimento reale, la Colpa ha bisogno di essere compresa ma può essere compresa soltanto da noi oppure nella Relazione e nel Confronto, facendoci ascoltare ed ascoltando soprattutto, anche l’altro.
Lascia un commento